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sabato 16 febbraio 2013

Campo Morfico


Secondo la visione olistica orientale ogni individuo è un essere vivente che oltre alla struttura fisica, normalmente percepita, è composto dai recettori e scambiatori di energia sottile (chakra) dai circuiti energetici (i meridiani, i/le  nadi, ecc...), attraverso i quali scorre l’energia vitale e da campi elettromagnetici (le aure, i corpi sottili e i campi morfogenetici) che compenetrano e circondano tutte le forme viventi. Ognuno di essi possiede una diversa densità caratterizzata da una specifica velocità vibratoria, i più conosciuti sono il corpo doppio o astrale, quello eterico che circonda e compenetra quello fisico e i “campi ricordi” che contengono e trasmettono informazioni sia sulla propria specie che sul proprio sistema familiare .
Il singolo individuo è un microcosmo che rispecchia il macrocosmo o gruppo di appartenenza, la famiglia e la società, che sono di fatto un sistema ossia, un complesso di elementi che interagiscono tra di loro.
La teoria sistemica nacque tra il 1940 e il 1950 da un gruppo di studiosi tra cui matematici, fisici ed ingegneri. Per "sistema" si intende una unità intera e unica che consiste di parti in relazione tra loro, tale che l'intero risulti diverso dalla semplice somma delle parti e qualsiasi cambiamento in una di queste parti influenzi la globalità del sistema stesso.
La teoria sistemica si occupa di studiare e comprendere le regole strutturali e funzionali che compongono e regolano ogni sistema.
Norbert Wiener 
trovò che il sistema, che è una banca dati di informazioni delle attività passate, usa la comunicazione tra le varie parti per funzionare, autoregolarsi e sopravvivere inoltre, l’informazione riguardante i risultati delle attività passate vanno ad influenzare il futuro. Questo processo si chiama di retroazione autocorrettiva e lo stesso Wiener denominò l’investigazione scientifica dei fenomeni autocorrettivi CIBERNETICA (dal greco Kybernetes timoniere, pilota), che comprende quindi lo studio di autoregolazione, auto-riproduzione, adattamento, elaborazione ed immagazzinamento dell’informazione.
Gregory Bateson 
venne a contatto con il pensiero cibernetico e pensò immediatamente che potesse essere applicato per descrivere le interazioni umane. Essendo un antropologo, desiderava riuscire a spiegare che sia l’uniformità che la variabilità dei comportamenti umani nelle diverse culture sono governati da regole ben precise. 
Rupert Sheldrake  
nella formulazione   della sua  controversa teoria sulla "causalità formativa". In essa ipotizza un Universo  non meccanicistico, cioè, non governato da leggi  predittorie dalla Fisica Classica,  ma che  esse stesse sono soggette a cambiamenti.
L'idea è che ogni specie di esseri viventi possegga una " memoria collettiva" a cui ogni componente della specie contribuisca ad accrescere attraverso le esperienze della propria esistenza quale costante sviluppo della specie. Ogni membro di ogni specie, attingerebbe quindi a questa " memoria collettiva della specie " sintonizzandosi " con i membri passati della specie con una sorta di risonanza fra gli individui e i gruppi della specie (per esempio i sottogruppi, razze, etnie, gens, famiglie, ecc., nel caso umano). 
Sheldrake avanza l'ipotesi che i "campi ricordi" non siano effettivamente memorizzati nel cervello, ma piuttosto che vengano memorizzati in una sorta di " campo di informazioni della specie  " che ne determina le caratteristiche " morfologiche " da qui il termine  campo morfico ,simile alla " nuvola " del claud computing, a cui si accederebbe mediante il cervello. Se questo fosse dimostrato, verrebbe confermata la tesi che la coscienza umana, i nostri ricordi personali e il nostro senso dell'io, sopravvivono alla nostra morte biologica. 


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Si tratta di Anne e Sigrid, madre e figlia, insegnante di scienze e dottoressa. Il più grande ha 67 anni, il più giovane appena 40. Entrambi...